La creatività è un’esigenza.
Lo sanno bene gli artisti, i creativi in genere, ma anche gli imprenditori. Cos’è un’azienda se non un progetto imprenditoriale che nasce dall’intuizione creativa? E come riesce a crescere e a rigenerarsi se non attraverso stimoli emotivi e idee nuove?
Antonio Damasio, ne “L’errore di Cartesio”, spiega che non siamo macchine pensanti che si emozionano, ma macchine emotive che pensano.
Che tu sia un pubblicitario, un comunicatore, un consulente, un’artista, uno scrittore, un manager o un imprenditore, il tuo progetto è la tua creatura e in quanto tale è dotata di sentimenti.
Il sentimento non è solo parte integrante del modo di operare della ragione, ne è il completamento, la condizione necessaria per il successo del tuo progetto.
Tu chiamalo anche creatività.
Immagine in evidenza: Paul Klee, Castello e sole, 1928
Paul Klee è l’artista che meglio ha studiato l’atto creativo come rappresentazione libera e profonda delle idee che prendono forma. Il suo è uno studio minuzioso e oggettivo della realtà, vista con lo sguardo innocente di chi vuole scoprire, capire e sorprendersi. Per Paul Klee l’arte e la vita entrano in simbiosi attraverso un gioco di colori e forme, che accettano il meraviglioso come valore universale per il benessere personale e collettivo.