Immagina la tua azienda – o quella per la quale lavori – come se fosse una bella donna.
Per qualsivoglia incontro, (la donna) indossa un bel vestito, cura il suo make up, probabilmente fa visita al suo hair stylist di fiducia, insomma: si prepara ad essere pronta per l’occasione.
Immagina adesso di organizzare un evento per la tua azienda: un meeting, un briefing, anche un evento apparentemente minore. Come una bella donna, l’azienda che rappresenti dev’essere pronta per l’occasione; ciò vuol dire conoscere gli ospiti, accoglierli e facilitarne il percorso alla sala, curare gli interventi, ossia pianificare e organizzare senza lasciare nulla al caso, perché è anche in queste occasioni che si nasconde il rischio di bucare la reputazione del brand che rappresenti e di conseguenza la tua.
Proteggere la reputazione dell’azienda rappresentata é una priorità per tutti coloro che fanno parte della famiglia aziendale. Il mio collega e amico Luigi Mozzillo su mozzillo.com afferma che tutti, consciamente e non, comunichiamo e che dovremmo sapere come farlo. In questo post ci racconta:
La settimana scorsa mi trovavo fermo in auto in attesa che un’area di sosta si liberasse e mi fosse possibile parcheggiare, segnalando il mio intento con le quattro frecce attive e la retromarcia innestata. Un motociclista, non appena l’altra ha sbloccato l’accesso alle strisce, si è apprestato arrogantemente ad occupare il mio posto.Il centauro in t-shirt è sceso dallo scooterone, ha gesticolato qualcosa nei miei confronti come risposta alla suonatina di clacson ed è entrato nella tabaccheria di fronte. L’uomo aveva stampato sul petto, in bella evidenza, il logo di un’azienda nostra cliente. Ne era, visibilmente, un dipendente. Lo scooterista tabagista, in un momento di crisi d’astinenza da nicotina e chiaramente in ritardo per l’ufficio, nei miei confronti – di potenziale cliente – ha messo irresponsabilmente a rischio la considerazione dell’azienda per la quale lavora.
In ambito professionale, anche in un personale ritaglio di tempo, il linguaggio scelto, sia esso verbale, testuale o comportamentale, comunica la qualità visiva, verbale e comportamentale dell’azienda che rappresentiamo. Come ambasciatori di marca, è necessario curare con attenzione i rapporti diretti e indiretti, siano essi pubblici o privati, in quanto il nostro interlocutore, visibile o no ai nostri occhi, è sempre testimone e relatore delle nostre qualità relazionali.
Immagine in evidenza: Norman Rockwell, The Gossips, 1948