Di un’opera creativa mi piace valutare non solo il risultato formale ma soprattutto il processo generativo, ossia l’esperienza mentale e fisica dell’autore.
La creazione di un’opera, soprattutto se ti tratta di fotografia, avviene in pochi secondi, a volte in un’istante. All’interno di quell’istante risiede tutta l’esperienza e l’intuizione del creatore.
La foto in evidenza è di Joe Rosenthal. Fu scattata il 23 febbraio 1945 su un monte dell’isola di Iwo Jima – giorno della conquista del territorio giapponese da parte degli americani.
Si racconta – e mi piace pensare che sia vero – che il fotografo si dirige sul posto per immortalare il posizionamento della prima bandiera americana, ma arriva in ritardo. Poco più tardi viene a sapere che alcuni soldati vogliono issarne una più alta. Si posiziona, cambia obiettivo e si prepara. Distratto da un cameraman, con la coda dell’occhio si accorge che ne stanno issando una nuova e senza pensarci scatta senza guardare nel mirino.
Nasce così una delle foto più famose del 900. Fortuna o bravura non importa. Non mi interessa. Mi interessa invece comprendere e far tesoro dell’intenzione. Rosenthal è volutamente lì, nel posto giusto al momento giusto.